lunedì 21 dicembre 2015

La costruzione del PTOF, un dossier Cisl Scuola - Irpef Irfed Nazionale

Il Dossier della Cisl Scuola - Irpef Irfed Nazionale approfondisce le modifiche introdotte nell’impalcatura del Piano triennale dall’implementazione del SNV e dalla legge 107/2015 e ne ripercorre l’architettura con una ricognizione sistematica delle novità strutturali contenute nei provvedimenti di riforma. 
A partire da una ricognizione della norma con puntuali richiami ai commi di espresso riferimento al PTOF, l’intento è di andare oltre l’analisi del testo di legge per arricchire la riflessione con spunti di natura pedagogico-didattica e organizzativa, avendo sempre presente il legame tra il PTOF e altri significativi adempimenti cui le scuole hanno provveduto in questi mesi, come il Rav (Rapporto di Autovalutazione) e il PdM (Piano di Miglioramento); tutto questo avendo come obiettivo la definizione di una trama progettuale che declini in termini di fattibilità, coerenza, trasparenza e forte valenza comunicativa un profilo di identità della scuola. 

Piano Triennale Offerta Formativa: monitoraggio e valutazione

Ancora un contributo di Antonia Carlini di riflessione sulla pianificazione triennale dell’offerta formativa centrato sull sistema di monitoraggio e di valutazione. 

In questa sezione del documento di pianificazione strategica vanno esplicitati i modelli, le aree di funzionamento “sensibili” oggetto di controllo, gli strumenti e i profili organizzativi adottati dalla scuola per verificare annualmente l’efficacia delle scelte adottate nei piani di intervento (dimensioni educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa). 

lunedì 30 novembre 2015

Piano Triennale Offerta Formativa: le scelte curricolari ed extracurricolari


Proponiamo un ulteriore contributo di Antonia Carlini che mette l'attenzione sulla dimensione curricolare ed extracurricolare del Piano triennale dell’Offerta Formativa, quel dimensione che impegna la scuola ad esplicitare i percorsi progettati coerentemente con l’istanza nazionale di garantire i traguardi di competenza ineludibili per l’inclusione scolastica, sociale, professionale, con le esigenze formative concretamente rilevate e con le attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. 

lunedì 9 novembre 2015

Dal RAV al PTOF, percorso formativo per dirigenti scolastici

Un percorso formativo articolato in due giornate, organizzato dalla segreteria regionale Cisl Scuola Lombardia in collaborazione con Irsef Irfed Lombardia, affronta il tema della programmazione dell'offerta formativa a partire dalla lettura del Rapporto di Auto Valutazione (RAV). L'iniziativa è rivolta in modo prioritario ai dirigenti scolastici.
I lavori, che si svolgono al Just Hotel di Lomazzo (CO), via Ceresio 49, prendono avvio venerdì 13 novembre alle 15 e proseguono per l'intera giornata di sabato 14 novembre 2015.

Informazioni:
segreteria organizzativa della CISL SCUOLA LOMBARDIA
viale Fulvio Testi, 42 20099 SESTO SAN GIOVANNI 

Piano Triennale Offerta Formativa: priorità e obiettivi strategici

Proponiamo un intervento di Antonia Carlini, ripreso da dirigenti News del 9-11-2015 (Cisl Scuola) che punta l'attenzione sulle priorità della scuola e dei suoi obiettivi strategici (seconda sezione del PTOF). 

In questa sezione del documento, in modo specifico, riteniamo sia opportuno richiamare le priorità della scuola, il suo mandato istituzionale, i suoi obiettivi formativi prioritari e quelli strategici, di breve e lungo termine, previsti nel Piano di Miglioramento a seguito dell’autovalutazione dei processi didattici e organizzativi e degli esiti (risultati di apprendimento ed esiti a distanza).

martedì 13 ottobre 2015

La responsabilità del Dirigente scolastico relativamente al conferimento di supplenze

La nota Miur prot. n. 2116, emanata lo scorso 30 settembre, fornisce chiarimenti in materia di conferimento di supplenze brevi al personale docente ed Ata. La “legge di stabilità 2015”, infatti, ha introdotto alcuni vincoli sul conferimento di supplenze brevi, in alcuni casi imponendo un divieto assoluto di sostituzione, come per gli assistenti tecnici, in altri condizionandolo al verificarsi di alcune condizioni. 

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa e la prospettiva lunga della pianificazione strategica

Pubblichiamo un contributo di Paola Serafin (Irsef-Irfed Nazionale) relativo al Piano triennale dell'offerta formativa.
La valenza triennale dell’offerta formativa rappresenta una novità significativa tra quelle introdotte dalla legge 107/2015 nella progettazione di scuola. Essa rimanda alla prospettiva della pianificazione strategica triennale - introdotta nelle pubbliche amministrazioni come strumento di miglioramento dei servizi - e rimette al centro dell’attenzione della comunità professionale la progettazione dell’offerta formativa che, a distanza di quindici anni, sembra aver perso quello slancio iniziale che l’aveva caratterizzata negli anni immediatamente successivi all’avvio dell’autonomia.
Infatti l’attività di elaborazione del POF si è trasformata nel tempo in una routine documentale (parti da aggiungere, da sostituire, copia-incolla …), spesso praticata da un nucleo ristretto (la commissione POF), quando non da singoli insegnanti incaricati della funzione strumentale specifica, restando talvolta estranea al resto dei docenti. 

lunedì 21 settembre 2015

Bonus per il merito e strategia di sistema


Pubblichiamo due contributi di Antonia Carlini pubblicati su Cisl Scuola - Dirigenti News del 14-9-2015 e del 21-9-2015.

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Tra le principali novità introdotte dalla Legge n.107/2015, la previsione di meccanismi premiali ha certamente destato e continua a destare perplessità da parte di chi non ritiene il merito la panacea per la qualità della scuola, preoccupazione da parte di coloro che ritengono il bonus uno strumento di potere nelle mani del “super-preside”; ma sono anche tanti dirigenti scolastici a nutrire forti perplessità, consapevoli dei rischi connessi con “l’operazione merito” in assenza di un impianto di valutazione condiviso, trasparente e oggettivo. 

L’atto di indirizzo del DS al Collegio dei Docenti


Proponiamo un contributo di Antonia Carlini tratto da Cisl Scuola - Dirigenti News del 7-9-2015)

La legge 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione), in vigore dal 16 luglio 2015, all’art. 14 riformula, sostituendolo, l’art. 3 del DPR n.275/1999 riguardante il Piano dell’Offerta Formativa. Tra le novità principali introdotte rispetto testo previgente, ricordiamo:
  • la durata temporale triennale in cui si sviluppa la progettazione di scuola;
  • la previsione nel documento dei posti di organico funzionale dell’autonomia (posti comuni e di sostegno) e dell’organico per il potenziamento;
  • l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa da parte del Consiglio di Istituto (ricordiamo che il potere di indirizzo per l’attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione è attribuito dalla l. 107 al dirigente scolastico).

Ruolo e funzioni del DS prima e dopo la legge 107/2015

Di fronte ai numerosi e significativi cambiamenti che con l'entrata in vigore della legge 107/2015 investono ruolo e funzioni del dirigente scolastico, può essere certamente utile uno strumento che aiuti a orientarsi nel nuovo contesto in questo avvio di anno scolastico così carico di novità. Proprio per consentire ai colleghi una giusta messa a fuoco degli aspetti operativi connessi alle loro nuove attribuzioni, è stato predisposto dal Coordinamento Nazionale Area V - Dirigenti Scolastici Cisl Scuola un fascicolo in cui vengono proposte, dopo due tabelle introduttive di carattere generale, 11 schede tematiche su altrettanti argomenti per i quali vengono indicati gli essenziali riferimenti normativi integrati all'occorrenza con note di commento. In appendice un riepilogo degli atti di decretazione secondaria che la legge stessa affida al MIUR.
Ci auguriamo che il materiale possa costituire un utile strumento di supporto nell'affrontare la complessa gestione di una legge sulla quale è noto il giudizio fortemente critico della Cisl Scuola, comunque fortemente impegnata affinché il nuovo scenario non veda compromesso l'indispensabile rapporto di condivisione e cooperazione fra tutte le componenti della comunità scolastica.

venerdì 24 luglio 2015

Dirigente: nuove competenze

La Legge di riforma del sistema istruzione (n. 107/2015) attribuisce nuove competenze e responsabilità al dirigente scolastico. Vi offriamo alcune schede sintetiche di lettura:  

Definizione del ruolo del dirigente
Il dirigente scolastico garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della valorizzazione delle risorse umane. Il tutto nel delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio

martedì 16 giugno 2015

Piano Annuale per l’Inclusività: la proposta entro giugno


Entro la fine di giugno le scuole provvederanno alla predisposizione del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) valido per il prossimo anno scolastico e parte integrante del POF. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione curerà la revisione del Piano esistente e lo sottoporrà alla discussione e all’approvazione del Collegio dei docenti che, a sua volta provvederà a realizzarlo adottando scelte didattiche e organizzative coerenti. 
Come sottolineato nelle stesse indicazioni ministeriali relative (la CM n.8/2013 e la nota 1551/2013), il PAI “non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico”; “non un documento per chi ha bisogni educativi speciali”; “non si risolve in un processo compilativo, di natura meramente burocratica”.

lunedì 1 giugno 2015

Curricoli in Europa

Istruzione obbligatoria e curricoli: come è ripartito nei diversi paesi europei il tempo da dedicare ad ogni disciplina? Qual è il grado di flessibilità negli orari delle attività e delle materie?  A queste ed altre domande risponde l’ultimo Rapporto Eurydice, Recommended Annual Instruction Time in Full-time Compulsory Education in Europe, Rapporto che offre un’ interessante comparazione tra i sistemi scolastici europei su questi temi. I dati forniti sono riferiti all’a.s. 2014/2015.

Il nuovo modello di formazione dei docenti neoassunti

Dal corrente anno scolastico (2014-2015)viene sperimentato il nuovo modello di formazione dei docenti, predisposto dal MIUR ed illustrato dalla nota n.6768 del 27 febbraio 2015. Un modello che valorizza l’esperienza sul campo dei docenti prevedendo modalità più attive e partecipate di tipo laboratoriale orientate a far emergere le competenze metodologico-didattiche e relazionali dei docenti in anno di prova. 
Il percorso formativo, articolato in quattro momenti, dopo la fase iniziale dedicata all’accoglienza e ad un primo orientamento dei 28.716 docenti coinvolti, prevede fasi dedicate alla formazione vera e propria secondo modalità innovative rispetto al passato. Le riepiloghiamo evidenziando anche gli aspetti che coinvolgono il dirigente scolastico.

lunedì 2 marzo 2015

Leadership inclusiva con

Proponiamo un filmato pubblicato su TED. E’ possibile selezionare i sottotitoli in iitaliano dal menu in basso a destra

lunedì 23 febbraio 2015

Esami e scrutini: leggere i dati per ...

Il Servizio Statistico del Miur il 29 gennaio scorso ha pubblicato un Focus sugli esiti degli Esami di Stato e degli scrutini della scuola secondaria di I grado, riferito allo scorso anno scolastico.
Alcune osservazioni leggendo i dati relativi all'Esame di Stato al termine del I ciclo.

Competenze chiave: a che punto siamo?

Il Progetto KeyCoNet (European Key Competence Network on School Education), finanziato dalla Comunità europea, ha reso noti gli esiti del lavoro svolto e ha diffuso le Raccomandazioni per l’implementazione delle competenze chiave.

Certificazione delle competenze, al via modelli e sperimentazion

Preceduta da un’apposita informativa resa alle OO.SS. dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione, il MIUR ha diramato la CM. 13 febbraio 2015, n. 3 attraverso la quale sono stati inviati alle scuole i nuovi modelli nazionali, da adottare in fase sperimentale, per la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni del primo ciclo di istruzione al termine del percorso di studio della scuola primaria e della secondaria di primo grado.

giovedì 19 febbraio 2015

Certificazione delle competenze, al via modelli e sperimentazione

Il MIUR ha emanato la Circolare Ministeriale n. 3 del 13.2.2015 con la quale sono finalmente inviati alle Istituzioni Scolastiche i nuovi modelli nazionali per la “certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione” la cui stesura era stata affidata - quasi due anni fa, ex decreto 183/1013 - dall’Amministrazione allo specifico Comitato Scientifico Nazionale.
Il rilascio della “certificazione” in questione - attestante le competenze acquisite a seguito del percorso formativo - è prevista, infatti, dal vigente ordinamento scolastico (dPR 122/2009); la disposizione, però, “nasce” molto prima, esattamente nella legge 53/2003 e trova la sua massima esplicazione nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo che, si ricorda, sono in vigore dal settembre 2013.

martedì 17 febbraio 2015

Erasmus plus

Mettiamo a disposizione la registrazione di un’intervista a Ferdinando Cabrini, esperto di progettazione europea, sul Programma Erasmus plus.
Il Programma, che è aperto a organizzazioni che operano nel settore dell’istruzione, della formazione, dei giovani o dello sport, rappresenta un motivo di grande interesse per le scuole.

lunedì 16 febbraio 2015

Il datore di lavoro e l’obbligo di informazione

L’art. 2 c. 1 lett. B del Dlgs. n. 81/2008 definisce “Informazione” il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro.L’art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 obbliga il datore di lavoro - nel caso dell’istituzione scolastica il dirigente scolastico - e i preposti, nell'ambito delle rispettive competenze, a provvedere affinché ogni lavoratore riceva una adeguata informazione: 

lunedì 9 febbraio 2015

E' tempo di scrutini intermedi

Gli scrutini intermedi scandiscono l’anno scolastico e tra l’altro consentono al Dirigente di raccogliere evidenze circa l’andamento didattico e di offrire al Collegio dei docenti elementi di riflessione. Gli esiti degli scrutini permettono infatti di fare il punto della situazione ed eventualmente di prevedere correttivi, anche di natura organizzativa, volti a favorire il lavoro dei docenti impegnati nel recupero di carenze o nella valorizzazione delle eccellenze. 
Il Servizio di Statistica del Miur ha recentemente pubblicato un focus sugli esiti degli Esami di Stato e degli scrutini della scuola secondaria di I grado. I dati sono riferiti allo scorso anno scolastico ed evidenziano che la selezione è più marcata in occasione degli scrutini finali del primo anno e che la variabile relativa alla cittadinanza è rilevante. Infatti la differenza del tasso di ammissione al termine del primo anno di scuola secondaria di primo grado tra alunni con cittadinanza italiana e gli alunni stranieri è pari a 7,1 punti percentuali.

venerdì 6 febbraio 2015

Umanesimo manageriale: una visione innovativa dell’essere dirigente



Proponiamo, dal sito Forum PA  la riflessione di Grazia Mannozzi e Gianni Penzo Doria sulla managerialità centrata sulle persone. Approcci scientifici si intrecciano a suggestioni artistiche  sempre rimanendo, comunque, al centro la persona umana e le sue straordinarie potenzialità: Ci sono spunti, anche operativi, di grande interesse. 
  
L’articolo presenta un progetto di formazione-intervento per il management delle amministrazioni pubbliche, ma valido anche per il privato. Il punto centrale riguarda il recupero della persona indipendentemente dal ruolo e dai meccanismi della burocrazia. L’Umanesimo manageriale riguarda, inoltre, tutto il personale, ma investe molto sui ruoli di coordinamento organizzativo e utilizza alcuni strumenti della Giustizia riparativa per la risoluzione dei conflitti sul luogo di lavoro. Si tratta di una visione innovativa dell’essere dirigente e di affrontare i temi della trasparenza e dell’anticorruzione, mettendo la persona al centro.


Quand’era sindaco di Brescia, Mino Martinazzoli raccontò un apologo. Con questa storia desideriamo iniziare il percorso di avvicinamento al ruolo dell’Umanesimo manageriale nelle amministrazioni pubbliche moderne, nella speranza consapevole che quanto si dirà può valere per tutte le organizzazioni, pubbliche e private.

lunedì 19 gennaio 2015

Il Profilo professionale del dirigente scolastico

Sono stati resi disponibili gli interventi di Damiano Previtali, Aladino Tognon e Dino Cristanini, registrati durante un incontro di studio sul Profilo professionale del Dirigente scolastico, promosso dall’Ufficio Studi della Cisl Scuola.  

Disabilità a scuola, in Italia e nel resto d’Europa

In molte nazioni è vivo il dibattito sull’inclusione degli allievi con disabilità; ci si interroga se chiudere le scuole speciali, se ridurre la separatezza dei percorsi formativi, mentre si moltiplicano gli interventi internazionali sul tema. In questa crescente ondata di consapevolezza l’Italia è certamente un Paese all’avanguardia, una nazione a cui guardare. Tuttavia i dati recentemente messi a disposizione dall’Istat sollecitano alcune riflessioni ed indicano vie che sono ancora da percorrere.

Dagli anni ’70 la cultura inclusiva ha caratterizzato il sistema scolastico del nostro Paese, con una regolazione normativa di forte impatto, anche se alcuni hanno ritenuto che la chiusura delle scuole speciali in Italia abbia avuto caratteristiche ideologiche più che scientifiche.